lunedì, dicembre 31, 2007

Buon Anno Nuovo a tutti !!!

capodanno

Buon 2008 a tutti i lettori !!!

lunedì, dicembre 24, 2007

Auguri !!!

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Anche per quest'anno siamo giunti a Natale. E' un periodo questo in cui gli affetti si amplificano a dismisura, nel bene, ma anche nel male, si perchè il Natale può essere estremamente triste quando si è nello sconforto. Vorrei che queste situazioni non esistessero. A loro il mio augurio.

A tutti i lettori che durante questo 2007 hanno avuto la pazienza di trascorrere su queste pagine un po' del loro tempo, a loro il mio grazie e i miei auguri per le imminenti festività.

A tutti gli altri blogger che mi conoscono, i vecchi amici e tutti i nuovi che internet mi ha permesso di conoscere, virtualmente e non, a tutti tanti auguri.

Ai bambini, che il Natale sia sempre momento di gioia e magia ai loro occhi, con la promessa che faremo di più per loro, tanti auguri.

venerdì, dicembre 21, 2007

Ancora nautica: Solar Sailor


Mi si è aperto un nuovo mondo, quello della nautica ed in particolare quella nautica che ha un occhio di riguardo all'ambiente. Ho iniziato ieri mostrandovi il motore ibrido. Oggi proseguiamo mostrandovi una imbarcazione completamente autonoma dal punto di vista energetico, il Solar Sailor.

La sua autonomia (vedi foto) è data dalla presenza di pannelli solari completamente orientabili. E' un battello per il trasporto passeggeri che opera nella zona di Sidney (Australia), vi possono trovare posto fino a 140 persone. I motori elettrici sono affiancati anche da propulsori ad idrocarburi, utilizzati solo in caso di reale necessità. Con questo tipo di imbarcazione è possibile raggiungere il livello di ZERO emissioni. In giro per il mondo altre realtà stanno studiando soluzioni analoghe, adottabili anche da imbarcazioni più grandi.

giovedì, dicembre 20, 2007

Primo motore ibrido per la nautica


Sta per essere presentato il primo motore ibrido studiato appositamente per la nautica, l’idea viene dalla casa costruttrice Steyr-Motors che in collaborazione col cantiere Fauscherboats porterà il primo esemplare al salone “Boot” di Düsseldorf in Germania il prossimo Gennaio.

Il concetto di base è lo stesso del motore delle Toyota Prius: una propulsione elettrica spingerà l’imbarcazione ai bassi regimi, ad esempio per le manovre in porto e per le basse velocità, poi ad una maggior richiesta di potenza entrerà in funzione il motore a combustione che sarà comunque aiutato dall’elettrico garantendo consumi più contenuti.

L’idea non è male, è un primo passo verso una nautica più sostenibile e un maggior rispetto per l’ambiente, io resto comunque dell’idea che il modo più ecologico per andare per mare siano le vele, però apprezzo lo sforzo.

Qui potete scaricare la brochure che però non contiene le specifiche tecniche, per quelle temo dovremo aspettare dopo la presentazione.

[fonte blog.yachtandsail.it]

venerdì, novembre 30, 2007

Educare al risparmio, anche con un software: Local Cooling

Trovare quella fonte energetica pulita e rinnovabile che potrebbe risolvere la maggior parte dei nostri problemi di inquinamento è ancora lontana o per lo meno non abbiamo ancora la percezione di esserci vicini.

Qualcosa però lo possiamo fare già da subito, abbattere i consumi energetici. Per abbattere i consumi energetici intendo limitare o annullare gli sprechi per iniziare. Sarebbe già tanto. Questo traguardo lo possiamo raggiungere attraverso una educazione da impartire ai nostri figli e all'informazione costante per noi adulti.

Il web devo dire ci aiuta molto in questo. Sono sempre più frequenti siti, blog e forum dedicati all'ambiente ed alla sua salvaguardia, magari affrontando argomenti diversi, ma con uno scopo comune.

Molti si saranno resi conto quanto spesso la mia professione incida su certi giudizi o segnalazioni, come nel caso di computer a basso consumo energetico. Continuando su questo, diciamo così, stile, oggi vorrei parlarvi di un software che mi ha fatto conoscere punto-informatico. Il software in questione si chiama "Local Cooling" [download] e la sua funzione è quella di gestire lo spegnimento di tutti quei device presenti nel pc e che non sono utilizzati in modo da risparmiare energia. Comunque per completezza vi riporto qui di seguito la recensione completa:
Cento milioni di computer rinfrescati con LocalCooling, per salvare il pianeta e la vita ad alberi e ossigeno. Un buon proposito con una piccola applicazione, gratuita ed ecologica.

In effetti si tratta solo di una piccola utility per gestire ed automatizzare lo spegnimento automatico di monitor, hard disk e computer. Ma lo fa con un impronta ecologista intelligente e persino educativa, per quanto i dati forniti siano effettivamente opinabili e discutibili.

Il programmino, una volta lanciato, calcola il consumo dei vari componenti del computer e ne tiene conto per calcolare il risparmio. Risparmio che viene automaticamente convertito in minori emissioni di CO2 e quindi in un ridotto impatto ecologico.

Discutibili le cifre, ma reale il risparmio se si spegne il computer o lo schermo quando non se ne ha bisogno. Se quantificarlo è difficile, e farlo in modo esatto quasi impossibile, LocalCooling può comunque vantarsi di essere impegnato nella globale corsa verso la salvezza del pianeta, in forza di una utility.

La missione degli autori sono 100 milioni di installazioni tra utenti registrati gratuitamente, per un risparmio calcolato in 1,8 miliardi di galloni di petrolio. E solo per il primo anno, dicono.

Se usata solo come utility, dimenticando la missione Salvezza, LocalCooling è comunque molto comoda, ed offre qualche simpatica opzione anche per lo spegnimento automatico del computer.

Si infila a fianco all'orologio di sistema e con tutti quei numerini che scorrono che parlano di alberi risparmiati e galloni di petrolio fa persino molto geek.
[fonte punto-informatico.it]

mercoledì, novembre 28, 2007

Energia eolica: importanti novità

Oltre ad interessarmi di ambiente ed energie alternative ho la passione dell'informatica (in realtà rappresenta anche la mia professione), per questo motivo giornalmente leggo il quotidiano d'informatica per eccellenza (imho): punto-informatico.it

Periodicamente PI pubblica notizie riguardanti anche le nuove tecnologie che sono alla base di studi per le energie alternative, e proprio oggi vi trovo una news estremamente interessante dal titolo: "L'eolica galleggia sul magnete".

Visto che PI concede la possibilità di pubblicare le proprie notizie (utilizzando loro una licenza creative Commons), eccomi a riportare qui di seguito:

Roma - Si chiama MagLev Wind Turbine, e promette di rivoluzionare il settore dell'energia eolica. Una megaturbina che per funzionare sfrutta la levitazione magnetica, proprio come i treni superveloci giapponesi, ed è in grado di produrre fino ad 1 gigawatt di potenza: per fare lo stesso con i dispositivi tradizionali ci vorrebbero oltre 60 eliche. Una rivoluzione.

Ma i vantaggi dell'eolico magnetico non si esauriscono qui: la turbina è in grado di funzionare già con brezze leggere di soli 1,5 metri al secondo, ed è in grado di resistere anche a regimi più sostenuti da 40 metri al secondo (oltre 140 chilometri all'ora). Inoltre, l'assenza di parti meccaniche in movimento elimina l'attrito: solo l'1 per cento della forza del vento viene dispersa per muovere le pale, mentre il restante 99 per cento può essere convertito in energia pulita.

Le pale magnetiche sono anche economiche: costruirne una può costare fino al 75% in meno rispetto all'equivalente tradizionale, senza contare che mancando i complessi meccanismi che consentono al rotore di allinearsi con la direzione del vento viene anche considerevolmente ridotta la difficoltà di progettarle e realizzarle. E la manutenzione, che ha un costo, è di gran lunga inferiore: un apparato eolico-magnetico secondo i suoi progettisti potrebbe funzionare per 500 anni con un minimo di controlli periodici.

La nuova turbina è ancora un concept, è stata presentata all'inizio dell'estate in Cina al Wind Power Asia 2007, ma è destinata a diventare presto realtà: costruttori cinesi e statunitensi sono al lavoro per realizzare quanto prima esemplari funzionanti, con potenze comprese tra 400 e 5.000 watt cadauna, tanto per cominciare. A regime, produrre un kilowatt di elettricità potrebbe costare appena 0,7 centesimi di euro.

Luca Annunziata

venerdì, novembre 23, 2007

OTEC, un nuovo metodo per ottenere energia elettrica.

Per puro caso e per curiosità, non essendo ne appasionato ne possedendo un natante, ho visitato uno degli ultimi blog del circuito blogo.it e precisamente: yachtandsail.

Da questa visita è venuta fuori una notizia interessante che qui riporto.

L’OTEC (Ocean Thermal Energy Conversion) è un nuovo metodo per generare energia elettrica utilizzando la differenza di temperatura che hanno due volumi d’acqua marina. Solitamente le masse d’acqua in questione sono quella in superficie che è più calda rispetto all’acqua che si trova in profondità.

Sappiamo che gli oceani coprono poco più del 70% della superficie terrestre. Questa grande superficie si può pensare come il più grande sistema di immagazzinamento dell’energia solare.

Pensate che 60 milioni di chilometri quadri di di superficie marina posta tra i due Tropici assorbe una quantità di energia solare pari al calore prodotto da 250 miliardi di barili di petrolio.

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Il sistema OTEC usa il gradiente termico che si ha negli oceani per ottenere energia ed è conveniente se viene fatto su larga scala e dove si maggiore differenza di temperatura tra le due masse d’acqua in gioco.

Il sistema consiste in una macchina termica composta da due serbatoi di acqua a differente temperatura. La differenza di temperatura provocherà un flusso di calore da un serbatoio all’altro, la macchina estrarrà questo calore sotto forma di lavoro.

Per maggiori informazioni: OTEC system, l’OTEC delle Hawai.

[post pubblicato in origine sul circuito blogo.it e concesso in licenza Creative Commons]

martedì, novembre 13, 2007

Nobili intenzioni, ma si avvereranno ?

Il più accreditato candidato ad abitare la Casa Bianca è senza dubbio Hillary Clinton, ovviamente in questo momento.

Nel suo programma elettorale trova ampio spazio l'ambiente e le misure necessarie da adottare negli USA quei provvedimenti che fino ad oggi mai nessuno si sarebbe neanche sognato di proporre. Vi invito a leggere questo post, vi è la traduzione ed il commento delle 14 pagine che potrebbero segnare una svolta epocale nella dura battaglia in difesa dell'ambiente.

Francesco

Una nuova catastrofe ambientale

Una petroliera e quattro mercantili sono naufragati nel Mar Nero a causa del maltempo (qui). Migliaia di tonnellate di petrolio si sono riversate in mare insieme allo zolfo trasportato dalle altre navi.

Una tregua nel maltempo ha permesso alle autorità Russe ed Ucraine di iniziare le prime operazioni di bonifica e salvaguardia ambientale, ma voci insistenti dicono che, specialmente l'Ucraina, non siano in grado di fronteggiare eventi di tale portata.

Comunicati del WWF indicano una ecatombe di uccelli e pesci senza considerare che ci vorranno degli anni prima di ristabilire un minimo di vivibilità per flora e fauna.

Sul fronte delle responsabilità le notizie che si hanno indicano che le navi coinvolte fossero delle vere e proprie carrette ambulanti. Ci metterei la mano sul fuoco che gran parte delle colpe siano dovute all'incuria dell'uomo.

venerdì, novembre 02, 2007

Un pc economico e risparmioso: Everex gPC

Era prevedibile che dopo Dell altri pc-maker avrebbero tentato la strada dei pc equipaggiati con Ubuntu. E puntuale è arrivato Everex, produttore poco noto a noi italiani, che è riuscito nell’impresa di vendere un pc a meno di 200 dollari (198 per la precisione) in moltissimi punti Wal-Mart, la più grande catena americana di centri commerciali.

Il nome scelto è gPC, g come green ma anche come Google, il pc ha infatti consumi energetici ridotti e a livello software è equipaggiato con moltissime applicazioni/servizi create dalla grande G.
Per quanto riguarda il sistema operativo scelto invece Everest ha optato per una versione personalizzata di Ubuntu 7.10 ribattezzata gOS che utilizza il window manager Enlightenment E17.

Ma veniamo alle caratteristiche tecniche del gPC: processore VIA C7-D a 1.5GHz (cpu dai consumi energetici ridotti), scheda madre Mini-ITX, 512MB di RAM, hard disk da 80GB, DVD-ROM/CD-RW, scheda video integrata basata su chipset VIA UniChrome Pro, sei porte USB 2.0, una Ethernet e una RJ11, tastiera, mouse e casse incluse.

Per quanto riguarda il software invece gPC include: Mozilla Firefox, gMail, Meebo, Skype, Google Documents & Spreadsheets, Google Calendar, Google News, Google Maps, GIMP, Blogger, Xine e OpenOffice.org 2.2.

Insomma nulla di eccezionale ma tutto sommato un buon acquisto per un utente desktop che usi principalmente browser, posta elettronica, un word processor e molti servizi forniti da Google, non abbia bisogno di hardware di ultima generazione e abbia un occhio di riguardo per i consumi energetici.

Peccato che Everex gPC, per ora, venga venduto soltanto in alcuni negozi Wal-Mart negli Stati Uniti…

[fonte ossblog.it - Articolo originariamente pubblicato con licenza CC qui]

martedì, ottobre 30, 2007

Rispetto dell'ambiente è ...

Solitamente sono impegnato a riempire queste pagine con notizie sul risparmio energetico, su fonti energetiche alternative, il tutto spesso accompagnato da sonanti polemiche verso i politici, le industrie e tutti quelli che per colpa dei profitti chiudono sempre un occhio (ma spesso anche due) e trattano l'ambiente che ci circonda come ultimo dei loro problemi.

Rispettare la natura non necessariamente significa rinunciare al progresso e al benessere, alle comodità, significa solo prodigarsi per far si che le nostre azioni non abbiano un effetto devastante su tutto quello che ci circonda.

Oggi in particolare mi vorrei rivolgere a chi può permettersi di avere la piscina privata in casa. Prima cosa una esortazione a non sprecare acqua, un bene che ogni giorno diventa più raro e più prezioso. Per seconda cosa vorrei invitare tutti a visionare questo sito, non voglio fare pubblicità, vorrei solo far conoscere un modo diverso, per me sconosciuto, di costruire una piscina. A mio avviso l'impatto ambientale è totalmente diverso e spesso si nota appena "l'artifizio" costruittivo, pare proprio di essere in riva ad un laghetto. L'uso massiccio poi di materiali naturali quali il legno rende il tutto ancora più appetibile. Ecco questo è quello che io chiamo un bel compromesso.

Nel Pacifico l'Isola della spazzatura

LO CHIAMANO Pacific Trash Vortex, il vortice di spazzatura dell'Oceano Pacifico, ha un diametro di circa 2500 chilometri è profondo 30 metri ed è composto per l'80% da plastica e il resto da altri rifiuti che giungono da ogni dove. "E' come se fosse un'immensa isola nel mezzo dell'Oceano Pacifico composta da spazzatura anziché rocce. Nelle ultime settimane la densità di tale materiale ha raggiunto un tale valore che il peso complessiva di questa "isola" di rifiuti raggiunge i 3,5 milioni di tonnellate", spiega Chris Parry del California Coastal Commission di San Francisco, che è da poco tornato da un sopralluogo.

Questa incredibile e poco conosciuta discarica si è formata a partire dagli anni Cinquanta, in seguito all'esistenza della North Pacific Subtropical Gyre, una lenta corrente oceanica che si muove in senso orario a spirale, prodotta da un sistema di correnti ad alta pressione. L'area è una specie di deserto oceanico, dove la vita è ridotta solo a pochi grandi mammiferi o pesci.

Per la mancanza di vita questa superficie oceanica è pochissimo frequentata da pescherecci e assai raramente è attraversata anche da altre imbarcazioni. Ed è per questo che è poco conosciuta ai più. Ma proprio a causa di quel vortice l'area si è riempita di plastica al punto da essere considerata una vera e propria isola galleggiante. Il materiale poi, talvolta, finisce al di fuori di tale vortice per terminare la propria vita su alcune spiagge delle Isole Hawaii o addirittura su quelle della California.

In alcuni casi la quantità di plastica che si arena su tali spiagge è tale che si rende necessario un intervento per ripulirle, in quanto si formano veri e propri strati spessi anche 3 metri. La maggior parte della plastica giunge dai continenti, circa l'80%, solo il resto proviene da navi private o commerciali e da navi pescherecce.

Nel mondo vengono prodotti circa 100 miliardi di chilogrammi all'anno di plastica, dei quali, grosso modo, il 10% finisce in mare. Il 70% di questa plastica poi, finirà sul fondo degli oceani danneggiando la vita dei fondali. Il resto continua a galleggiare.

La maggior parte di questa plastica è poco biodegradabile e finisce per sminuzzarsi in particelle piccolissime che poi finiscono nello stomaco di molti animali marini portandoli alla loro morte. Quella che rimane si decomporrà solo tra centinaia di anni, provocando da qui ad allora danni alla vita marina.

[fonte Repubblica.it - Articolo di LUIGI BIGNAMI]

venerdì, ottobre 26, 2007

La Toyota 1/x manderà sul lastrico i petrolieri


Tokyo - Toyota ha messo a dieta la sua Prius e ha sfornato una concept-car quattro-posti denominata "1/X". Si tratta sempre di un veicolo ibrido, ma che nasce come diretta conseguenza di un'operazione di sottrazione attuata nei confronti del progetto della storica Prius.

"Siamo tornati alla base e abbiamo riconsiderato ogni specifica dell'auto, dalle performance, ai materiali, al processi produttivi", ha spiegato Katsuaki Watanabe, presidente di Toyota, durante il Tokyo Motor Show. "In fin dei conti abbiamo ridotto sensibilmente il peso facendo uso di plastiche con fibra di carbonio". Watanabe fa riferimento alla Carbon Fiber Reinforced Plastic (CFRP), già utilizzata su auto e moto ad altissime prestazioni, come ad esempio la Ferrari Enzo, Porsche Carrera GT e Ducati 1098.

Lo stesso nome della vettura è espressione del concetto di ridimensionamento del peso moltiplicato per "x" volte. Insomma l'obiettivo ultimo, come argomenta PhysOrg, è di migliorare l'efficienza energetica. L'auto, infatti, con i suoi 420 chilogrammi di peso e la motorizzazione ibrida è in grado di consumare il 50% in meno rispetto a Prius. Come riporta Internation Herald Tribune, 1/X dispone di un motore a benzina/etanolo da 500 cc e un motore elettrico plug-in - ovvero a carica esterna. Una soluzione che dovrebbe consentire una percorrenza di 100 chilometri con soli 2,6 litri di benzina.

L'unico difetto del progetto è che sebbene si tratti di un grande passo per l'automotive "ambientalista", difficilmente potrà incidere sul mercato di massa. La Toyota 1/X infatti costerebbe troppo al pubblico, a causa del massiccio impiego di fibra di carbonio. Secondo Koji Endo, analista di Credit Suisse Securities, questo tipo di materiale costerebbe circa 100 volte di più rispetto all'acciaio adoperato per la fabbricazione delle auto. "Certamente la fibra di carbonio è la tecnologia del futuro, ma ci vorranno anni di lavoro prima che i produttori di auto possano utilizzarla per la produzione di massa", ha ribadito Endo.

In Giappone, comunque, qualcuno ha già iniziato a meditare sulla questione. La giapponese Toray Industries, all'inizio del mese, ha confermato l'intenzione di investire non meno di 170 milioni di dollari nella ricerca e nello sviluppo di materiali avanzati per far fronte alle esigenze di leggerezza. Inoltre, entro il 2010 è prevista la costruzione di uno stabilimento specifico proprio accanto al quartier generale di Toyota, a Nagoya.

Autoblog è l'unica testata che oltre ad offrire un gran numero di immagini della neonata concept-car, non esita a definire il suo design "Japaneriffic". Sarà anche formichina nei consumi, ma la linea...

Dario d'Elia

[Articolo pubblicato in origine da punto-informatico.it sotto licenza Creative Commons qui]

mercoledì, ottobre 03, 2007

Iniziativa di Google: Cleanup weekend

Vorrei segnalare questa iniziativa promossa dal colosso USA Google per il 13 e 14 ottobre: Cleanup Weekend. Solitamente nei confronti di queste grandi aziende globalizzate c'è sempre un po' di diffidenza e spesso si tende a puntare il dito nei loro confronti quando si parla di ecologia. Nel caso di Google è evidente quanto il loro ambito lavorativo sia strettamente legato ai consumi energetici e come si sa, consumare energia oggi corrisponde quasi sempre a produrre inquinamento. Non ho intenzione di addentrarmi in quelle polemiche che già si rincorrono sui vari blog e siti in genere, la mia intenzione è solo quella di riportare la notizia.

Mountain View - Gli insonni strateghi di Google spingono sul fronte ambientale: siamo al Cleanup Weekend, una iniziativa globale che vuole testimoniare un impegno per ripulire parchi, spiaggie e altri luoghi cittadini e non. Un impegno che Google avvia con una serie di associazioni e individui in tutto il Mondo e che naturalmente condivide tramite Google Maps.
Sulla mappa dedicata, infatti, stanno apparendo di ora in ora le indicazioni delle attività in cantiere per il weekend del 13 e 14 ottobre, con molte presenze europee (più di quelle nordamericane) ma anche con segnalazioni da Sudamerica, Africa e Australia.

L'iniziativa, che consente a Google di sfoderare ancora una volta le enormi potenzialità aggregative e di iniziativa globale e locale delle sue "maps", si traduce naturalmente in quello che qualcuno definisce uno stunt pubblicitario.
Sia come sia, l'iniziativa è evidentemente meritoria, andrà a impattare positivamente su molte realtà locali, come un parco di Madrid. E in Italia? Si muovono quelli della Società Speleologica Italiana con l'iniziativa Puliamo il Buio, dedicata a ripulire "l'acqua delle grotte".

Funzionerà? Il Google Blog annuncia che sarà tanto più efficace quante più persone verranno coinvolte. Una efficacia che va evidentemente al di là dell'iniziativa del weekend e potrebbe tradursi in un futuro ripetersi di esperienze simili.
Francesco

[fonte punto-informatico.it]

Progetto PC desktop ad energia solare - Terza parte

Vi avevo già presentato nei giorni scorsi le prime due parti del progetto (qui), oggi viene pubblicata la terza ed ultima relativamente alla fase di costruzione ed assemblaggio. Seguirà poi il resoconto finale, un live-test, per tirare le somme di questo progetto fai-da-te veramente interessante.
Come già consuetudine questo post viene pubblicato sia sul mio blog tecnologico che su quello ecologico, come esempio della possibilità che i due argomenti possono anche andare appaiati.

Non ci rimane altro che rimboccarsi le maniche, sfoderare i nostri cacciaviti e mettersi all'opera.

Prima parte
Seconda parte
Terza parte

Francesco

[fonte tom's hardware]

lunedì, ottobre 01, 2007

Liberalizzazione Energia Elettrica: da oggi nuove tariffe

Da oggi primo Ottobre il mercato dell'energia elettrica vedrà l'avvento delle nuove tariffe di fornitura, il tutto perchè adesso il mercato diventa libero anche per le private abitazioni dopo che era già stato liberalizzato per le attività industriali e commerciali.

Dovrebbero tornare disponibili anche quelle tariffe bi-orarie che erano state disabilitate momentaneamente per dare la possibilità di aggiornare i contatori elettronici (solo chi possiede questo tipo di contatore potrà accedere a questo tipo di tariffe).

Adesso non rimane che aspettare la pubblicazione dei listini dei vari fornitori (prima fra tutti la stessa Enel) per poter fare una comparazione e decidere del nostro destino per poter arginare al meglio i già previsti aumenti.

Per approfondimenti qui.

martedì, settembre 25, 2007

Pannelli solari low cost: a breve sul mercato

Due mesi fa vi avevo parlato di quelli che potevano essere i pannaelli solari fotovoltaici più economici mai visti sul mercato, ma per i quali bisognava attendere fino al 2012.

Invece, a quanto pare, AVA Solar Inc. sarebbe una delle prime aziende pronte per la fabbricazione su vasta scala degli stessi, realizzando così unità che costano “meno di 1$ per Watt”.

La tecnologia è stata sviluppata dal professor W. S. Sampath, dell’Università del Colorado, e la loro produzione dovrebbe iniziare già il prossimo anno in una “fabbrica da 200 Megawatt” che darà lavoro a 500 persone ed il prezzo delle unità per il consumatore sarà di “2$ per Watt”. Speriamo bene!


[fonte gadgetblog.it]


venerdì, settembre 21, 2007

Eco Tech

Tecnologa e risparmio energetico, due argomenti convergenti nella mia sfera di interessi personali. Per questo motivo ho deciso che questo post abbia una doppia collocazione, nel mio blog ecologico ed in quello tecnologico.
Ma di cosa si tratta ? Di un progetto particolare che sicuramente avrà degli estimatori: realizzare un PC desktop (i notebook nascono già in forma risparmiosa ...) a basso consumo energetico interamente alimentato ad energia solare, monitor compreso.

Bell'idea, no ?

Il progetto rimarrebbe comunque interessante anche escludendo la parte dell'energia solare, aver un desktop a basso consumo rappresenta già un passo significativo in direzione del risparmio energetico e quindi dell'ambiente.

Il progetto viene illustrato in tre parti, per adesso ne sono state pubblicate due, quindi state sintonizzati in quanto la terza sta arrivando.

Anche i più fanatici di PC devono ammettere che un sistema ad alte prestazioni non è solo potente, ma anche molto costoso. Facendo una stima su lungo periodo, quello che realmente costa non è più il prezzo dei vari componenti, ma l'energia necessaria per il loro funzionamento. Un sistema di alto livello può arrivare a costare anche diverse centinaia di euro all'anno in elettricità.



Francesco

giovedì, settembre 20, 2007

Ma perchè le fanno così brutte ?


Leggevo qui dell'immininete commercializzazione (su richiesta) di "Astrolab", un auto ad energia solare.

Lasciando da parte un attimo l'abitudine che hanno gli automobilisti ad "ascoltare" il suono del motore, l'altro aspetto che intriga chi deve acquistare un auto è di sicuro l'aspetto di questa, e le auto ecologiche esteticamente non sono mai gradevoli. Ovvio che si dovrebbe rinunciare volentieri alla bellezza in favore dell'ecologia, ma così non si fa breccia nel grande pubblico. Avere 10 auto ad energia solare che circolano non risolve nessun problema.


Francesco

giovedì, giugno 21, 2007

La Googlecar consuma meno ed è ecologica

Roma - Google e automotive. Ecco la sinergia dell'ultima ora che sta scuotendo l'animo ambientalista di mezzo globo. Lunedì scorso, quasi in sordina per gli standard californiani, Google e Pacific Gas&Electric hanno svelato la loro "mission": dare forma ad un mondo dove le auto e i camion funzionano con l'energia elettrica della rete domestica.

Non si può che concedere uno sguardo obliquo al felice abbinamento di significati che si nasconde dietro il termine "rete". Da una parte la webby company per antonomasia; dall'altra il fornitore di gas naturale ed elettricità per il nord e il centro della California. Insieme, al momento, per mostrare sei Toyota Prius e Ford Escape dotate di motorizzazioni ibride e particolari soluzioni hardware che consentono anche l'alimentazione tramite le comuni prese elettriche. Il tutto per dimostrare che manca un passetto all'ibrido 2.0.

Nello specifico, le Prius ed Escape "moddate" sono in grado di percorrere 75 miglia con un gallone di gas (circa 31 km/l), quasi il doppio rispetto a un'ibrida tradizionale. Inoltre - perché non bisogna mai dimenticare gli interessi di impresa - almeno uno dei modelli mostrati alla stampa disponeva già di un ulteriore accessorio che permette di restituire energia alla rete. Insomma, si carica l'auto e poi quel che rimane - o che si è prodotto - può essere restituito a fine giornata al fornitore.

Sebbene i prototipi abbiano dimostrato una qualità di funzionamento adeguata, gli esperti del settore e gli ambientalisti - come riporta il New York Times - concordano sul fatto che non sia ancora arrivato il momento per una commercializzazione in massa di mezzi di questo genere. Le batterie utilizzate, infatti, non sono ancora in grado di fornire un'autonomia sufficiente. Un problema comunque risolvibile grazie soprattutto ai 10 milioni di dollari di investimento concessi da Google.org, la fondazione filantropica di Google, al progetto.

Secondo Stephen Schneider, docente della Stanford University, però, il solo coinvolgimento di Google in un progetto tecnologico ibrido è di per sé una vittoria. Una sorta di "enforcement" della questione ecologica sotto l'ombrello di uno dei più noti brand del globo terracqueo.

Anche l'allestimento utilizzato per la presentazione era in linea con questa esigenza di "sensibilizzazione". I sei veicoli, infatti, disponevano di un parcheggio con tettoie dotate di pannelli solari - connessi a loro volta alla rete elettrica. "Questo tipo di soluzione dimostra che è possibile il passaggio dai carburanti fossili all'energia solare", ha dichiarato Dan Reicher, direttore per i progetti energetici di Google.org. Quei parcheggi con pannelli possono ricaricare le auto oppure fornire energia alla rete.

Il progetto finale prevede un sistema di alimentazione bi-direzionale, con controllo wireless delle modalità operative: le auto potranno diventare dispositivi di consumo e contemporaneamente di rigenerazione energetica a basso impatto ambientale. Tutte le info sono sul sito dedicato del progetto.

"Nessuna parola sulla possibilità di integrare Gmail o di permettere a Sergey Brin di prendere il controllo della guida per entrare nell'oceano, se lo desidera", chiosa Engadget.

Qui sotto un video di presentazione delle "Googlecars" (in inglese)



Dario d'Elia

[fonte punto-informatico.it - Articolo pubblicato in origine sotto licenza CC]

martedì, giugno 12, 2007

Risparmio economico, vantaggio ecologico

di Webmaster

Il carburante per autotrazione è sicuramente una delle principali cause dell'inquinamento, ma è anche una voce portante del paniere della spesa che ogni cittadino quotidianamente deve affrontare. La tecnologia alla base del funzionamento del motore a scoppio è ormai vecchia, ha più di 100 anni, eppure è sempre li. Studi, progettazioni, realizzazioni per affiancare oppure addirittura sostituire questa infernale macchina di inquinamento si susseguono, ma ancora nessuna nuova tecnologia viene veramente applicata su scala planetaria, perchè di questo avremo bisogno.

Nell'ottica di ricerca continua che faccio di informazioni per appagare quella insaziabile sete di sapere, mi sono imbattuto in questo nuovo progetto di sfruttamento di energia solare per affiancare il tradizionale motore delle auto. Secondo le indicazioni si potrebbe avere un vantaggio economico nell'ordine di un -30% circa di spesa.
In pratica verrebbero installati dei pannelli solari sul tettuccio dell'auto i quali garantirebbero circa 235W.
Comunque per meglio comprendere quello di cui sto parlando vi rimando all'articolo di gadgetblog e direttamente al sito del produttore.

lunedì, giugno 11, 2007

La Cina potrebbe vietare l'uso dei raccolti alimentari per produrre carburanti

La Commissione Nazionale per le riforme e lo sviluppo della Cina ha fatto sapere ufficialmente che il Paese potrebbe vietare l'uso di grano per la produzione di etanolo, preferendo che questo possa essere ottenuto con l'utilizzo di sostanze non alimentari. Xu Dingming, Vice-Direttore del Ufficio Nazionale per l'Energia, ha dichiarato che l'etanolo su base alimentare non costituirà il futuro della Cina e che le quattro aziende che attualmente si occupano della produzione di questo combustibile utilizzando il grano, dovranno gradualmente convertirsi all'utilizzo di altre sostanze. I quattro soggetti, situati nelle regioni di Jilin, Heilongjiang, Henan e Anhui, totalizzano una produzione annuale di etanolo ottenuto da grano pari a 1,02 milioni di tonnellate.

La società China Oil and Food Corporation, il maggiore importatore ed esportatore di prodotti alimentari e di derivati del petrolio dello stato, proprietario dello stabilmento del Heilongjiang e detentore del 20% di azioni di quello della regione di Anhui, concentrerà la sua attenzione sul sorgo, e con il suo utilizzo punta alla produzione di 5 milioni di tonnellate di etanolo.

Sono in corso anche trattative con Novozymes per la produzione di etanolo derivato da cellulosa.

[fonte autoblog.it - Articolo pubblicato con licenza CC]

lunedì, maggio 07, 2007

Risparmio energetico: Un display che si autoricarica

di Webmaster

Rimanendo sul tema sempre più sentito del risparmio energetico, la Motorola ha sviluppato un display a colori che si autoricarica, battendo la Nokia che era riucita a produrne solo uno monocromatico. Questo dispositivo è stato pensato appositamente per essere impiegato nei cellulari, in modo da far durare la loro batteria per un periodo più lungo, a fronte delle innumerevoli caratteristiche introdotte di recente negli apparecchi mobili come GPS, WiFi, etc.

Il monitor è una specie di display a cristalli liquidi che incorpora dei micro pannelli solari. Viene poi applicato un filtro, costituito da una pellicola di polimeri, che riflette delle bande molte strette della luce rossa, verde e blu, che sono sufficienti per visualizzare correttamente le immagini. Le rimanenti radiazioni a diverse lunghezze d’onda vanno a ricaricare la batteria del telefono.

[fonte gadgetblog.it - Articolo pubblicato qui con licenza CC]

Spesso il progresso non si ferma a pensare

di Webmaster

Leggendo un blog sulle auto (argomento che ha la sua importanza nell'ottica ecologistica e di risparmio energetico) ho trovato un interessante articolo che parla di un auto del 1981 brutta come il peccato, ma che percorreva 55 Km/l !

Quincy-Lynn Centurion, la kit car diesel

Scartabellando nei nostri archivi abbiamo trovato notizia di una strana kit car degli anni Ottanta con motore diesel e linee per l'epoca futuribili. Con nostra grande sorpresa abbiamo poi scoperto che la Quincy-Lynn Urba Centurion Diesel del 1981 è ancora disponibile: basta acquistare gli schemi tecnici costruttivi della Centurion dal suo progettista originario e costruirsela in garage con tutte le parti necessarie.
E' così che Robert Q. Riley continua a proporre una delle più insolite kit car della storia, ottenuta assemblando telaio, cambio e organi meccanici della Triumph Spitfire, motore diesel Kubota tre cilindri e una carrozzeria in fibra di vetro che ricorda vagamente la DeLorean e la Bricklin.
Ancora apprezzabili sono i bassissimi consumi, vicini ai 55 km/l alla velocità costante di 56 km/h, cosa quasi inconcepibile nell'81 e interessantissima in prospettiva ambientale; certo, il diesel da 17 CV di derivazione agricola (tagliaerba e trattorini) non avrà il filtro antiparticolato, ma bassi consumi vogliono sempre dire basse emissioni allo scarico e risparmio di fonti energetiche.
La leggerezza (544 kg) è il punto di forza della Centurion, con bassa inerzia per accelerazioni, frenate e gestione del cambio a 5 marce: perfetta per la guida "stop and go" delle nostre città.
Secondo Riley il costo complessivo della Centurion autocostruita dovrebbe aggirasi sui 5.000/7.000 dollari, comprensivo di motore Kubota (2500 dollari), telaio e meccanica Triumph Spitfire (poco costoso a suo dire...), fibra di vetro, vernice e accessori. Detta così sembra facile, ma ci pare improbabile trovare da noi parti Triumph così a buon mercato e per di più occorre il coraggio di cannibalizzare una Spitfire; a questo vanno aggiunte buone conoscenze di meccanica, fai da te, verniciatura e utilizzo della fibra di vetro, senza dimenticare uno spazio adeguato per la costruzione del mezzo.
Una curiosità: se guardate con attenzione il film "Atto di forza" con Schwarzenegger, potrete vedere una fantastica Centurion!

[fonte autoblog.it - Articolo pubblicato qui con licenza CC]

mercoledì, maggio 02, 2007

[BookMark] Metano per Auto

di Webmaster

Nell'ottica di ricerca e condivisione di materiale di interesse ambientale ho trovato questa community di "metanisti", vi si trovano notizie interessanti e tanti eventi sparsi per l'Italia e per finire una capillare mappa dei distributori di metano sul territorio.

Complimenti, bel lavoro.

mercoledì, aprile 18, 2007

[Bookmark] Peak Moment TV

di Webmaster

Volevo segnalarvi questa TV on-line (in inglese), dateci uno sguardo se ne masticate ...

lunedì, aprile 02, 2007

Una riflessione

di Webmaster

Forse non ho mai detto il vero motivo che mi ha spinto un giorno a voler aprire questo blog, sono stati i miei figli, si guardando loro e pensando al loro futuro. Non so come spiegarlo, ma da quando ci sono loro molti temi della vita sono diventati improvvisamente fondamentali, la sicurezza quotidiana, il riscoprire gli affetti verso i genitori e i fratelli, l'ambiente che gli circonda oggi e, che spero, esista anche domani. Tutte cose che se domani, quando loro saranno adulti, venissero ancora meno, potrebbero in qualche modo minare la loro possibilità di vivere le stesse gioie che provo oggi io guardandoli crescere, sorridere, piangere, insomma vivere una vita.
Sono nato in campagna, quando ancora in estate i genitori ci facevano uscire di casa al mattino per farvi ritorno alla sera, sempre in giro con la bici, ad inventarci storie fantastiche a scoprire e vivere la natura che ci circondava. Oggi rimpiango quei tempi, ma non per me, per loro, i bambini, perchè già oggi forse, non si possono permettere il lusso di conquistare quei momenti di libertà, di autonomia. Certo noi non avevamo la Play Station, avevamo la fionda, la bici ed un pallone, avevamo molta più fantasia, più inventiva.
Io, oggi, sarei disposto a rinunciare a molte comodità, per me e per loro, sapendo che questo potrebbe fargli vivere meglio oggi e domani, rinuncerei a molto pur di vedergli sorridere, correre su un verde prato, spensierati e felici delle conquiste quotidiane.

Le Giornate del Sole

di Webmaster

Volevo segnalarvi un link al sito "Le Giornate del Sole", ovviamente perchè interessante dal punto di vista del Sole come energia alternativa

Jatropa curcas: pianta miracolosa ?

di Webmaster

Leggevo nei giorni scorsi un articolo su "Il Sole 24" che parlava dell'esperienza di un gruppo di Suore che sperano di raggiungere l'indipendenza energetica con il prossimo raccolto di "Jatropa Curcas". Si perchè i semi di questa pianta possono produrre un olio combustibile che, in alcuni casi, addirittura potrebbe essere usato, previo filtraggio, senza alcun trattamento. Loro, le Suore del convento in Tanzania, avrebbero così il fotovoltaico per le ore diurne e l'olio di Jatropa per i generatori diesel usati durante la notte.
Sicuramente non è la pianta che ha la resa maggiore, ha dalla sua però di essere una pianta che cresce bene in zone aride, è infatti usata per combattere la desertificazione, ha quindi il vantaggio di "costare" poco in termini di acqua e, come si sa, in certe parti del Mondo l'acqua è un bene senza prezzo.
L'ipotesi più bella sarebbe quella di poter coltivare questa pianta in zone dell'Africa dove già il processo di desertificazione è in fase avanzata in modo da contrastarlo o annullarlo addirittura, in un sol colpo si potrebbero alleviare due grossi problemi, carenza di acqua e carenza di fonti energetiche senza dimenticarsi che i fumi prodotti dalla combustione dell'olio di Jatropa sono poco inquinanti.

sabato, marzo 10, 2007

Mastrogiacomo: Appello per la liberazione

di Webmaster

Mi sembra doveroso aderire all'iniziativa promossa da "La Repubblica" per coinvolgere la blogosfera ad appellarsi per la liberazione del loro reporter, Mastrogiacomo, recentemente rapito e tenuto ostaggio dai Talebani in Afghanistan.

mercoledì, gennaio 03, 2007

Anno nuovo, vita vecchia

di Webmaster

Questa mattina, mentre facevo colazione, ho acceso la tv per ascoltare il notiziario. Casualmente si parlava di clima, delle temperature in Russia, del distacco di enormi isole di ghiaccio dall'Artide, del germogliare fuori stagione. Alcuni scenziati attribuiscono questo fine/inizio di anno così "calorico" all'effetto serra, ma anche e soprattutto al ritorno del famigerato "Niño", ciò comporterà, come già in passato, periodi di siccità e fenomeni precipitosi enormemente violenti e distruttivi.
Buon Anno.