giovedì, giugno 21, 2007

La Googlecar consuma meno ed è ecologica

Roma - Google e automotive. Ecco la sinergia dell'ultima ora che sta scuotendo l'animo ambientalista di mezzo globo. Lunedì scorso, quasi in sordina per gli standard californiani, Google e Pacific Gas&Electric hanno svelato la loro "mission": dare forma ad un mondo dove le auto e i camion funzionano con l'energia elettrica della rete domestica.

Non si può che concedere uno sguardo obliquo al felice abbinamento di significati che si nasconde dietro il termine "rete". Da una parte la webby company per antonomasia; dall'altra il fornitore di gas naturale ed elettricità per il nord e il centro della California. Insieme, al momento, per mostrare sei Toyota Prius e Ford Escape dotate di motorizzazioni ibride e particolari soluzioni hardware che consentono anche l'alimentazione tramite le comuni prese elettriche. Il tutto per dimostrare che manca un passetto all'ibrido 2.0.

Nello specifico, le Prius ed Escape "moddate" sono in grado di percorrere 75 miglia con un gallone di gas (circa 31 km/l), quasi il doppio rispetto a un'ibrida tradizionale. Inoltre - perché non bisogna mai dimenticare gli interessi di impresa - almeno uno dei modelli mostrati alla stampa disponeva già di un ulteriore accessorio che permette di restituire energia alla rete. Insomma, si carica l'auto e poi quel che rimane - o che si è prodotto - può essere restituito a fine giornata al fornitore.

Sebbene i prototipi abbiano dimostrato una qualità di funzionamento adeguata, gli esperti del settore e gli ambientalisti - come riporta il New York Times - concordano sul fatto che non sia ancora arrivato il momento per una commercializzazione in massa di mezzi di questo genere. Le batterie utilizzate, infatti, non sono ancora in grado di fornire un'autonomia sufficiente. Un problema comunque risolvibile grazie soprattutto ai 10 milioni di dollari di investimento concessi da Google.org, la fondazione filantropica di Google, al progetto.

Secondo Stephen Schneider, docente della Stanford University, però, il solo coinvolgimento di Google in un progetto tecnologico ibrido è di per sé una vittoria. Una sorta di "enforcement" della questione ecologica sotto l'ombrello di uno dei più noti brand del globo terracqueo.

Anche l'allestimento utilizzato per la presentazione era in linea con questa esigenza di "sensibilizzazione". I sei veicoli, infatti, disponevano di un parcheggio con tettoie dotate di pannelli solari - connessi a loro volta alla rete elettrica. "Questo tipo di soluzione dimostra che è possibile il passaggio dai carburanti fossili all'energia solare", ha dichiarato Dan Reicher, direttore per i progetti energetici di Google.org. Quei parcheggi con pannelli possono ricaricare le auto oppure fornire energia alla rete.

Il progetto finale prevede un sistema di alimentazione bi-direzionale, con controllo wireless delle modalità operative: le auto potranno diventare dispositivi di consumo e contemporaneamente di rigenerazione energetica a basso impatto ambientale. Tutte le info sono sul sito dedicato del progetto.

"Nessuna parola sulla possibilità di integrare Gmail o di permettere a Sergey Brin di prendere il controllo della guida per entrare nell'oceano, se lo desidera", chiosa Engadget.

Qui sotto un video di presentazione delle "Googlecars" (in inglese)



Dario d'Elia

[fonte punto-informatico.it - Articolo pubblicato in origine sotto licenza CC]

martedì, giugno 12, 2007

Risparmio economico, vantaggio ecologico

di Webmaster

Il carburante per autotrazione è sicuramente una delle principali cause dell'inquinamento, ma è anche una voce portante del paniere della spesa che ogni cittadino quotidianamente deve affrontare. La tecnologia alla base del funzionamento del motore a scoppio è ormai vecchia, ha più di 100 anni, eppure è sempre li. Studi, progettazioni, realizzazioni per affiancare oppure addirittura sostituire questa infernale macchina di inquinamento si susseguono, ma ancora nessuna nuova tecnologia viene veramente applicata su scala planetaria, perchè di questo avremo bisogno.

Nell'ottica di ricerca continua che faccio di informazioni per appagare quella insaziabile sete di sapere, mi sono imbattuto in questo nuovo progetto di sfruttamento di energia solare per affiancare il tradizionale motore delle auto. Secondo le indicazioni si potrebbe avere un vantaggio economico nell'ordine di un -30% circa di spesa.
In pratica verrebbero installati dei pannelli solari sul tettuccio dell'auto i quali garantirebbero circa 235W.
Comunque per meglio comprendere quello di cui sto parlando vi rimando all'articolo di gadgetblog e direttamente al sito del produttore.

lunedì, giugno 11, 2007

La Cina potrebbe vietare l'uso dei raccolti alimentari per produrre carburanti

La Commissione Nazionale per le riforme e lo sviluppo della Cina ha fatto sapere ufficialmente che il Paese potrebbe vietare l'uso di grano per la produzione di etanolo, preferendo che questo possa essere ottenuto con l'utilizzo di sostanze non alimentari. Xu Dingming, Vice-Direttore del Ufficio Nazionale per l'Energia, ha dichiarato che l'etanolo su base alimentare non costituirà il futuro della Cina e che le quattro aziende che attualmente si occupano della produzione di questo combustibile utilizzando il grano, dovranno gradualmente convertirsi all'utilizzo di altre sostanze. I quattro soggetti, situati nelle regioni di Jilin, Heilongjiang, Henan e Anhui, totalizzano una produzione annuale di etanolo ottenuto da grano pari a 1,02 milioni di tonnellate.

La società China Oil and Food Corporation, il maggiore importatore ed esportatore di prodotti alimentari e di derivati del petrolio dello stato, proprietario dello stabilmento del Heilongjiang e detentore del 20% di azioni di quello della regione di Anhui, concentrerà la sua attenzione sul sorgo, e con il suo utilizzo punta alla produzione di 5 milioni di tonnellate di etanolo.

Sono in corso anche trattative con Novozymes per la produzione di etanolo derivato da cellulosa.

[fonte autoblog.it - Articolo pubblicato con licenza CC]